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Oasi Valle Brusà

Punto d’interesse: Villaggio preistorico

Hai appena scansionato il QRcode relativo al punto d’interesse “Villaggio preistorico” dell’Itinerario della Biodiversità dell’Oasi Valle Brusà. Gli Itinerari della Biodiversità sono itinerari interattivi ed esperienziali realizzati nell’ambito del “Progetto Biodiversity Bridges- Approccio di co-creazione sistemica per costruire l’ambiente del futuro” e messi in rete, sulle piattaforme OutdoorActive e Veneto Outdoor, al fine di favorirne la fruizione.

Gli itinerari includono come punti di interesse sia le peculiarità naturalistiche e i luoghi di interesse storico-culturale presenti nelle aree interessate dal Progetto, sia le installazioni dimostrative esperienziali, realizzate e posizionate dai ragazzi degli istituti coinvolti.

Gli “itinerari della biodiversità” sono funzionali a favorire la sensibilizzazione, la conoscenza diretta e la tutela delle risorse naturali presenti nelle aree oggetto di intervento da parte dei residenti, ma anche di turisti e studenti.

Il Progetto Biodiversity Bridges, finanziato dalla Fondazione Cariverona con il bando Habitat 2020, ha come obiettivo lo sviluppo di nuovi modelli di gestione territoriale ispirati ai principi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, con un particolare riguardo alla tutela della biodiversità.

In particolar modo il Progetto prevede di valorizzare tre aree considerate biotopi modello della provincia veronese: il parco del Monte Tenda a Soave, il Parco Valpolicella tra Fumane e Marano, la Palude del Brusà e il Parco Le Vallette a Cerea.

Villaggio preistorico

Un piccolo gruppo di case, posto a Sud del centro abitato di Cerea, prende il nome di Tombola dalla presenza di un rilievo artificiale di forma conica, che localmente è conosciuto anche col toponimo “Motta della Tombola”. La palafitta dell’età del Bronzo (XV- XIV secolo a.C.) è stata scoperta circa 500 metri più a Sud della Tombola, lungo il corso dello Scolo Fossà, e per questo motivo è stata chiamata Palafitta della Tombola.

Il villaggio preistorico venne scoperto nel 1955, in seguito ad uno scavo preliminare da parte del direttore del Museo civico di storia naturale di Verona, Francesco Zorzi, che ipotizzò potesse trattarsi di un abitato dell’età del bronzo, ma fu indagata in modo più approfondito nel 1999 dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, sotto la direzione di Luciano Salzani, che scavò una porzione di circa 90 mq. Le campagne di scavo del 1955 e del 1999 hanno accertato che l’abitato preistorico era posto su palafitta in ambiente di tipo palustre situato al centro della paleovalle del fiume Menago.

Grazie agli scavi sono stati rinvenuti pali infissi ed atri posati orizzontalmente sul livello sabbioso di fondo, resti bronzei e ceramici, resti in osso-corno, resti botanici e faunistici. Il villaggio sorgeva nella golena del Menago ai margini di una foresta mista di querce, frassini e ontani.

Gli abitanti erano abili allevatori di maiali, capre, pecore, buoi, cavalli e cani; le altre attività di sostentamento erano la caccia, la raccolta e l’agricoltura. La palude era popolata da lontre, castori, tartarughe palustri e lucci, mentre nei boschi vivevano tassi, cinghiali, caprioli, cervi e gatti selvatici. 

Il villaggio fu costruito in una golena asciutta ma con il tempo venne invaso dalla foresta e successivamente subì un progressivo impaludamento provocato da un cambiamento del clima, che passò da caldo secco a fresco umido. Questo fenomeno provocò l’abbandono del villaggio probabilmente durante l’età del Bronzo recente (XII secolo a.C.).

Sono stati rinvenuti manufatti silicei (raschiatoi e lame), resti bronzei (spilloni e un pugnaletto a lama triangolare), reperti in osso-corno (pettini, spilloni, una rotella raggiata, tre punte di freccia, un frammento di corno di cervo), frammenti ceramici (tazze, ciotole e scodelle carenate e troncoconiche, vasi ovoidali troncoconici, biconici, globosi e a beccuccio, anse, prese e pesi da telaio e fusarole).

Il 27 Giugno 2011 la palafitta di Tombola di Cerea, inserita tra i Siti palafitticoli preistorici dell’arco alpino, è stata iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO con la sigla IT-VN-06 Cerea – Tombola (VR).