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Contesto

APPROCCIO DI CO-CREAZIONE SISTEMICA PER COSTRUIRE L'AMBIENTE DEL FUTURO

Il Progetto Biodiversity Bridges ha come focus lo sviluppo di nuovi modelli di gestione territoriale ispirati ai principi della sostenibilità ambientale, sociale ed economica, con una particolare riguardo alla tutela della biodiversità. Il contesto di riferimento comprende 4 Comuni della Provincia di Verona rappresentativi di tre specifici ambiti territoriali per i quali si prevede di applicare un modello operativo unificante e innovativo.

PARCO LE VALLETTE E OASI VALLE BRUSÀ

L’ambito territoriale di pianura è rappresentato dal Parco le Vallette e dalla Riserva naturalistica Valle Brusà, in Comune di Cerea, importante centro economico-culturale della pianura veronese. Il parco Le Vallette assieme e l’Oasi Valle Brusà, costituiscono l’ultimo residuo delle “Valli del Menago”, antiche zone palustri che si estendevano all’interno del paleoalveo del fiume Menago, che da Cerea, si estendeva fino alle “Valli Grandi Veronesi”. La valle del Menago è stata oggetto di bonifica idraulica a partire dal 1200. Il corso dell’antico Menago è stato più volte modificato per permettere lo sfruttamento ai fini di forza motrice per il funzionamento dei numerosi mulini sorti lungo il suo percorso. Gli ultimi interventi eseguiti sul finire del 1700, hanno portato il Menago a scorrere pensile lungo il bordo orientale della valle.

PARCO MONTE TENDA

L’ambito territoriale di collina è rappresentato dal Parco del Monte Tenda, in Comune di Soave, noto centro di interesse storico, conosciuto anche a livello internazionale per la sua vocazione viticola. Per questo motivo, le colline vitate del Soave sono state riconosciute di recente come Paesaggio rurale di interesse storico da parte del Ministero dell’Agricoltura e come Global Heritage Agricultural Heritage Systems (primo sito italiano) da parte delle Nazioni Unite. Nel territorio del Soave, a Est del Castello Scaligero, è presente il “Parco di Monte Tenda”, un’area naturale di interesse locale, che presenta caratteristiche uniche in quanto può essere considerata la più ampia superficie del soavese occupata da prati aridi, un habitat di interesse Comunitario (6210*) sempre più minacciato dall’avanzata del bosco e dalla viticoltura. Anche in quest’area sono segnalate specie di interesse prioritario come il raro ortottero predatore Saga pedo.

PARCO VALPOLICELLA

L’ambito territoriale di montagna è rappresentato dal Parco Valpolicella, un’area di circa 50 ettari compresa tra i Comuni di Fumane e Marano di Valpolicella che in un recente passato è stata interessata da attività estrattive da parte della Cementi Rossi. A seguito dell’abbandono delle suddette attività l’area è stata interessata da interventi di ricomposizione ambientale e affidata in gestione ai due Comuni, con l’accordo coll’ente proprietario di istituire il “Parco della Valpolicella”. Il Parco, tuttavia, seppur ricchissimo di specie e habitat di interesse naturalistico, non è mai decollato ed è in gran parte sconosciuto anche agli stessi abitanti dell’area. Uno degli obiettivi dell’intervento sarà di connettere l’area con i vicini siti archeologici di interesse internazionale (Grotta di Fumane) e con la rete sentieristica del Parco Naturale Regionale della Lessinia, poco più a Nord.